Acceptance and Commitment Therapy

L’Acceptance and Commitment Therapy (più conosciuta come ACT, pronunciata come una singola parola) è una forma di psicoterapia che fa parte di quella che viene definita “terza generazione” della Terapia Cognitivo-Comportamentale. Essa è fondata sulle solide basi scientifiche della Relational Frame Theory (RFT), una teoria scientifica del linguaggio e della cognizione, ed è applicabile a molti disturbi. La sua efficacia è stata infatti dimostrata sperimentalmente per una vasta gamma di condizioni cliniche quali depressione, disturbo ossessivo compulsivo, stress lavoro-correlato, dolore cronico, fobia sociale, ansia, panico, disturbo post traumatico da stress, anoressia, abuso di sostanze…

Oltre all’ACT, altri esempi di terapia di terza generazione sono: la Dialectical Behavior Therapy (DBT), la Functional Analytic Psychoterapy (FAP) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT). L’ACT, come tutte le altre terapie di terza generazione, costituisce una naturale evoluzione della terapia del comportamento, la terapia che sino ad oggi ha accumulato il maggior numero di evidenze scientifiche di efficacia. Anche nell’ACT vengono ritenuti prioritari lo stretto legame con la psicologia come scienza di base e l’attenzione alla verifica sperimentale dei principi applicati. Pur mantenendo uno stretto legame con le strategie classiche di cambiamento comportamentale, si basa su un nuovo modello della cognizione umana e propone una serie di tecniche ideate per favorire nell’individuo un approccio diverso nei confronti dei problemi e la capacità di indirizzare la propria vita nella direzione voluta. L’approccio si caratterizza per l’attenzione all’analisi della funzione del comportamento piuttosto che alla sua struttura, del processo rispetto al contenuto. Nell’ACT, unico è il modello di psicopatologia, ma infinite le possibili declinazioni. La “semplicità” del modello (sottesa però da una complessa e solida base teorica e scientifica, abilmente tradotta e resa accessibile), parallelamente alla sua infinita duttilità, ne rende semplice ed efficace l’applicazione clinica. Le stesse caratteristiche rendono agevole l’applicazione dell’ACT in età evolutiva, grazie alla possibilità di tradurre tecniche ed esercizi tradizionali in un linguaggio immediatamente accessibile anche ai più piccoli.

Il presupposto fondamentale su cui è fondata è il seguente: sono i normali processi psicologici della mente umana a generare sofferenza; la mente ci fornisce infatti alcuni strumenti fondamentali per capire e gestire l’ambiente che ci circonda, ma questi stessi strumenti sono anche fonte di difficoltà, di ansia, di tristezza e, in generale, di sofferenza psicologica. Per questo motivo, il dover far fronte ad emozioni e pensieri spiacevoli è un fenomeno universale; tutti, anche se in forma e in misura diversa, sanno cosa significa soffrire a causa di pensieri ed emozioni difficili da tollerare, preoccupazioni o ricordi spiacevoli. L’obiettivo generale che un intervento ACT si pone è di insegnare abilità che consentano di occuparsi di tutto ciò in modo più efficace, per far sì che pensieri ed emozioni difficili abbiamo un impatto e un’influenza minori. Nello specifico, l’ACT propone un modello di psicopatologia che include sei processi patologici a cui corrispondono altrettanti processi terapeutici. Fare ACT significa lavorare su questi processi, ritenuti responsabili di quella che tecnicamente viene definita “inflessibilità psicologica” e che viene riconosciuta come elemento chiave nella strutturazione di una condizione psicopatologica. 

Obiettivo dell’ACT è aiutare il cliente ad incrementare il proprio benessere e ad agire in modo efficace in presenza di eventi privati difficoltosi, attraverso lo sviluppo di alcune importanti competenze psicologiche. In sintesi, l’ACT offre quindi un’alternativa ponendosi due scopi fondamentali:

-insegnare nuove abilità per rapportarsi a pensieri e sentimenti difficili in maniera efficace per far sì che essi abbiano un minore impatto. Tali abilità, se mantenute e sperimentate nel tempo, aiutano a stare meglio

-aiutare a chiarire ciò che è più importante per ciascuno in modo tale da poter utilizzare tali informazioni per identificare obiettivi e intraprendere azioni che rendano più ricca e significativa la vita