DISTURBI TRATTATI
DISTURBI D’ANSIA: sono caratterizzati da manifestazioni di ansia, ovvero sensazioni di tensione, minaccia e preoccupazione accompagnate a modificazioni fisiche, eccessive e persistenti rispetto allo stadio di sviluppo della persona. I sintomi di ansia possono presentarsi sia negli adulti che nei bambini, in diverse forme e circostanze: nei contesti di interazione e prestazione sociale (Fobia Sociale), nei momenti di separazione dalle figure di riferimento (Ansia da Separazione), in presenza di stimoli specifici (Fobie Specifiche), in presenza di preoccupazioni eccessive rispetto agli eventi di vita quotidiana (Ansia Generalizzata). L’ansia può presentarsi anche attraverso Attacchi di Panico, ossia momenti di intensa paura e disagio accompagnati da manifestazioni fisiche (sensazione di soffocamento, dolore al torace, tachicardia…).
DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO: condizione caratterizzata dalla presenza di ossessioni – pensieri, impulsi o immagini mentali percepite come sgradevoli o intrusive dalla persona – e compulsioni, ovvero comportamenti ripetitivi o azioni mentali che permettono di alleviare momentaneamente il disagio provocato dalle ossessioni. A differenza delle preoccupazioni ordinarie, le ossessioni e le compulsioni occupano un tempo consistente nella vita del soggetto e interferiscono con le routine quotidiane, causando una compromissione della qualità di vita. Se nella maggior parte dei casi l’adulto riconosce che le proprie ossessioni e i relativi comportamenti compulsivi sono esagerati ed irragionevoli, nei bambini può non esserci questa consapevolezza, ed è pertanto possibile che essi attribuiscano alle ossessioni e alle compulsioni un significato ed un’utilità, non percependo la problematicità per se stessi e per i familiari.
DISTURBI DELL’UMORE: disturbi caratterizzati da gravi e invalidanti alterazioni della sfera emozionale, associate a manifestazioni cognitive e fisiche, che causano limitazioni significative a carico del funzionamento sociale, lavorativo e relazionale del soggetto. I disturbi depressivi si caratterizzano per la presenza di periodi prolungati di calo dell’umore e perdita di interesse a cui spesso si accompagnano altre modificazioni dei pensieri e dei comportamenti, quali alterazione del sonno, dell’appetito e del peso corporeo, perdita di energia, pessimismo e autosvalutazione. Nei bambini l’alterazione dell’umore può presentarsi anche sotto forma di irritabilità, accessi di rabbia e aggressività. Nel disturbo bipolare la persona vive o ha vissuto uno o più periodi di estrema tristezza e perdita d’interesse, ma anche periodi in cui il tono dell’umore è eccessivamente elevato, eccitato o irritabile, con conseguente aumento eccessivo delle normali attività quotidiane. Alcune manifestazioni cognitive e fisiche associate possono essere elevata autostima, senso di grandiosità, riduzione del bisogno di dormire, logorrea, accelerazione del pensiero, elevata distraibilità, agitazione, partecipazione ad attività rischiose.
DISTURBI ALIMENTARI: comprendono quadri caratterizzati da alterazione del comportamento alimentare. Rientrano in questa categoria l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo di alimentazione incontrollata e altri disturbi dell’alimentazione e nutrizione ad esordio più comune in età infantile quali pica, disturbo da rigurgito e disturbo alimentare evitante/restrittivo.
Disturbi del neurosviluppo
DISTURBO DA DEFICIT DELL’ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO: il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) è caratterizzato dalla presenza di comportamenti che denotano difficoltà attentive, iperattività ed impulsività. Altri disturbi del comportamento presentano una sintomatologia caratterizzata da comportamenti ostili, oppositivi e provocatori (Disturbo Oppositivo Provocatorio) e dalla presenza di gravi violazioni dei diritti altrui e delle norme sociali (Disturbo della Condotta).
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: i disturbi specifici dell’apprendimento sono caratterizzati dalla presenza di difficoltà nell’acquisire e nell’automatizzare la lettura, la scrittura e il calcolo, in soggetti in cui il livello di sviluppo intellettivo è nella norma e in assenza di deficit sensoriali che possano giustificare le difficoltà. In particolare si distinguono: Dislessia (difficoltà specifica nella lettura), Disortografia (difficoltà specifica nella scrittura relativamente agli aspetti ortografici), Disgrafia (difficoltà nella scrittura che riguarda gli aspetti grafo-motori) e Discalculia (difficoltà specifica nelle abilità di calcolo e/o nella scrittura e lettura del numero).
DISTURBO DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO (DISABILITÀ INTELLETTIVA): condizione nella quale il livello di sviluppo delle principali aree del funzionamento intellettivo risulta inferiore a quanto ci si aspetta in base all’età del bambino. Questo quadro è correlato a difficoltà di adattamento in uno o più contesti di vita quotidiana quali scuola, comunicazione, cura di sé, socializzazione e tempo libero.
Sono previsti percorsi di sostegno e terapeutici anche nei casi in cui vengano riportate difficoltà emotivo-comportamentali legate ad eventi specifici di vita o a fasi critiche dello sviluppo, in assenza di una chiara condizione psicopatologica (stress lavoro-correlato, difficoltà relazionali e familiari, timidezza…).